Come compilare il Referto di Gara
Il referto di gara rappresenta il documento che
completa l’incarico arbitrale; è il cosiddetto terzo tempo della
gara. Dovrà quindi essere una vera
fotografia
di tutto ciò che è accaduto prima, durante e dopo l’incontro.
Pertanto è d’essenziale importanza e costituisce il primo elemento
probatorio dei fatti avvenuti prima durante e dopo una partita.
Da questa premessa può chiaramente
dedursi la necessità che il referto di gara sia compilato con
estrema precisione e con serenità d’animo, includendovi tutti i
particolari atti a dare al Giudice Sportivo l’esatta percezione di
quanto si è verificato, al fine quindi di poter assumere
provvedimenti adeguati rispetto all’accaduto.
E’ similmente utile che le Società Sportive siano a
conoscenza delle disposizioni che gli Arbitri sono tenuti a seguire
nella stesura del rapporto di gara.
Note sulla compilazione
A) Disposizioni generali
1) Intestazione del referto
Completare l’intestazione in ogni sua parte (Cognome
e Nome, Sezione di appartenenza ecc…); scrivere la corretta
denominazione della gara, del luogo e del campo in cui si è
disputata (sia che la denominazione del campo sia stata da altri
erroneamente indicata in precedenza o che sia stato successivamente
disposto che la gara doveva disputarsi in altro impianto).
2) Risultato
Scrivere la denominazione delle squadre che hanno preso parte alla
partita iniziando da quella ospitante o prima nominata in caso di
spareggio. Indicare esattamente il risultato in cifre ed in lettere,
a fianco del nome delle rispettive società.
In caso di gare terminate con l’effettuazione dei
tiri di rigore per determinare una vincente, indicare il punteggio
risultato al termine della gara o degli eventuali tempi
supplementari, specificando poi a fianco, l’esito dei tiri di rigore
ed, eventualmente (se previsto), l’esito del sorteggio.
Qualora la gara non avesse inizio o non terminasse regolarmente,
riportare la motivazione nell’apposito ri quadro od in maniera più
dettagliata nel campo delle “varie”.
3) Ora d’inizio, durata del riposo, ora della fine e minuti neutralizzati
Curare l’esatta indicazione dei dati richiesti (inizio gara, durata
del riposa, fine gara). I motivi di un eventuale ritardo dell’inizio
della gara devono essere indicati nella voce “Varie”. In caso di
eventuali sospensioni temporanee della gara, indicare durata e
motivazione sempre nella voce “Varie”. Indicare sempre la causale
dei minuti neutralizzati, prestando attenzione che il tempo
recuperato
sia giustamente computato nell’ora di fine gara onde evitare
contestazioni
postume in ordine alla regolare durata della gara.
4) Elenco calciatori ed eventuali dichiarazioni
Controllare sempre la completezza e l’esattezza di quanto riportato
sugli elenchi; in particolare accertarsi che i medesimi elenchi
siano firmati dal Dirigente accompagnatore ufficiale che oltre a
rappresentare a tutti gli effetti la società, responsabilizza la
stessa sul regolare tesseramento dei calciatori trascritti in elenco
e mancando la firma il documento è privo di ufficialità e quindi
potrebbe essere impugnato per l’invalidazione dell a gara. Glie
elenchi devono essere altresì controfirmati dall’Arbitro.
Non esprimere mai pareri su quanto, eventualmente, vi può essere
richiesto dalle Società in ordine alla regolarità della
partecipazione alla gara di alcuni calciatori od in merito alla
sostituzione degli stessi; il compito dell’Arbitro deve limitarsi ad
un puro controllo formale.
Ricordare che l’indicazione in elenco delle generalità dei
calciatori di riserva deve essere apposta dalla Società
d’appartenenza
prima dell’inizio della gara.
Non procedere mai di vostro pugno a cancellazioni o rettifiche di
qualsiasi genere; ogni variazione deve essere apportata dalla
Società anche se gli elenchi sono già in vostro possesso. In tal
caso ricordarsi di apportare le modifiche a tutte le copie degli
elenchi, copia della Società avversaria compresa, anche se già stata
consegnata.
NON
consentire l’ingresso in campo alle persone che non vi hanno titolo
ad avvedervi ( es. Dirigente accompagnatore il cui nominativo non è
compreso tra quelli segnati nell’ apposita tessera impersonale o se
privo del documento di identità).
In tutte le copie degli elenchi calciatori
evidenziare
gli ammoniti e gli espulsi sanzionati durante la gara apponendo una
crocetta a fianco del nominativo del calciatore sanzionato,
nominativo che in ogni caso sarà interamente trascritto nel rapporto
di gara con la motivazione del provvedimento assunto.
Prestare la massima attenzione a non incorrere in errori di
persona o di Società del calciatore sanzionato.
Riportare sul referto i nominativi dei Dirigenti ammessi e presenti
in campo, nonché tulle sostituzioni dei calciatori effettuate,
indicando non solo il numero della maglia del calciatore ma anche il
nominativo.
Si ricorda che i Dirigenti ammessi in campo per le
gare della L.N.D. e del Settore per l’Attività Giovanile e
Scolastica, in ambito Regionale sono i seguenti:
a)
DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE UFFICIALE
il cui nominativo deve essere compreso tra quelli inseriti
nell’apposita tessera impersonale.
b)
ALLENATORE E MASSAGGIATORE,
in mancanza dei quali possono subentrare Dirigenti i cui nominativi
siano compresi tra quelli iscritti nella predetta tessera
impersonale.
c)
MEDICO SOCIALE
che abbia un documento di riconoscimento mediante il quale si
attesti l’effettiva qualifica di medico e per il quale non ci sono
possibilità di essere sostituito da altro Dirigente facente
funzioni.
Tutte le persone ammesse nel recinto di gioco ( calciatori,
dirigenti, assistenti di parte, etc. ) devono essere identificate
dall’Arbitro mediante un documento di riconoscimento. E’ da
ritenersi valido documento anche la patente di guida, sia quella
europea sia quella di nuova generazione (plastificata).
RICORDIAMO CHE PER TUTTE LE GARE IN AMBITO REGIONALE E PROVINCIALE
NON E’ PREVISTO IL DIRIGENTE ADDETTO ALL’ARBITRO. CONSEGUENTEMENTE
ALLO STESSO NON DEVE ESSERE
Al rapporto dovranno essere allegati: gli elenchi delle due Società,
i rapporti degli Assistenti dell’Arbitro se designati, ogni altro
documento eventualmente consegnato dalle Società (reclami scritti,
richiesta di forza pubblica, etc.) nonché il rimborso spese (solo
per le gare regionali e non provinciali).
5) Misure d’ordine prese dalla Società
Segnalare la presenza o meno della Forza pubblica,
specificando, specialmente in caso di incidenti, l’efficienza della
stessa ed il numero degli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
6) Comportamento dei Dirigenti
I Dirigenti hanno l’obbligo ed il dovere di
proteggere gli Ufficiali di gara e pertanto il loro comportamento
dovrà essere definito NORMALE anche in caso di comportamenti
“attivi”.
B) COMPORTAMENTO DEL PUBBLICO
Individuare sempre a che debbano essere imputate le
manifestazioni d’intemperanza (se Società ospitante o ospitata), sia
nei confronti dell’Arbitro che verso gli Assistenti, poiché
nel caso ciò non fosse stabilito, il Giudice
Sportivo non avrà gli elementi necessari per comminare l’adeguata
sanzione.
Evitare di scrivere “ I tifosi di entrambe le
società…..” ma specificare singolarmente la società riportando per
ognuna la tipologia dell’intemperanza. In particolare:
a) Manifestazioni di intemperanza generica: ingiurie, minacce verbali, atti di disturbo, trombe, fischietti, etc
Indicare i
tempi di inizio e di durata, la società ed il numero dei sostenitori
(gruppo di circa 10 – 20 – 30 tifosi, folto gruppo di tifosi etc.),
precisando se sono manifestazioni isolate, ripetute, insistenti.
Specificare le ingiurie e le minacce verbali profferite e percepite.
Se tali manifestazioni sono accompagnate da gesti od anche da più
gravi atteggiamenti di minaccia, precisare la natura e la portata di
questi.
Occorre essere molto precisi sull’indicazione dei periodi di tempo
durante il quale si verificano queste manifestazioni, anche per
evitare di incorrere nell’eccezionalità che l’arbitro sia oggetto di
comportamento offensivo o minaccioso dal 1° al 90° minuto.
Gli striscioni recanti scritte oscene, oltraggiose, minacciose,
antisportive, inneggianti a discriminazioni razziali e territoriali,
dovranno essere rimossi prima dell’inizio della gara a cura della
società ospitante.
Dovrà, in ogni caso, essere fatta segnalazione sul
rapporto di gara della presenza degli stessi.
b) Mortaretti, petardi, bengala
Indicare i tempi d’inizio e di durata, il numero e la
consistenza dei lanci, il luogo di caduta e di scoppio (se in campo
o meno) nonché le eventuali conseguenze a persone o cose.
c) Lancio di oggetti e sputi
Riferire dettagliatamente, con indicazione dei tempi d’inizio e di
durata dei singoli lanci, con specificazione della natura degli
oggetti e delle loro dimensioni, con precisazione delle loro
destinazioni (se verso ufficiali di gara, calciatori ed altri
tesserati o genericamente in campo) ed infine, con ulteriore
precisazione, dell’eventuale raggiungimento delle persone fatte
oggetto del lancio, nonché eventuali conseguenze dalle stesse
sofferte, avuto riguardo di indicare anche la parte o le parti del
corpo colpite.
Ricordare che, in caso di persone ferite, l’Arbitro dovrà descrivere
con massima precisione quanto obiettivamente visibile, astenendosi
dal formulare diagnosi e/o prognosi, allegando eventuali
certificazioni mediche presentate dalle Società.
Quanto alla descrizione delle dimensioni degli oggetti, usare anche
paragoni con cose di comune raffronto (noci, arance, uova ecc..);
precisare se il lancio o i lanci sono stati preceduti, accompagnati
o seguiti da intemperanze generiche (ingiurie, minacce verbali)
specificando sempre le frasi profferite.
Analoga descrizione anche in caso di lancio di sputi.
d) Tentativi di invasione di campo
Indicare i tempi di inizio e di durata dei singoli
tentativi, nonché la consistenza dei medesimi, sia come numero di
persone, sia come pericolosità.
Precisare il comportamento dei dirigenti, degli altri tesserati o
degli addetti all’ordine pubblico. Stare attenti a non equivocare
tra tentativi di invasione di campo veri e propri e fatti
sostanzialmente diversi quale, ad esempio, l’arrampicarsi alla rete
di protezione non per superarla ma per dare maggiore platealità alle
manifestazioni di intemperanza.
e) Invasione di campo
Riferire nel modo più preciso:
-
il tempo d’inizio dell’invasione;
-
se l’invasione è stata preceduta da tentativi d’invasione, da lanci
di oggetti, mortaretti, petardi o sputi, da manifestazioni generiche
di intemperanza;
- da quale settore di posti è iniziata l’invasione, il numero
approssimativo degli invasori ed a quale società appartengono (la
distinzione dei sostenitori è indispensabile!);
- se le persone entrate in campo, hanno raggiunto il terreno di
giuoco e sino a dove, specie in relazione al punto in cui si
trovavano gli Ufficiali di gara;
- in caso di violenza od aggressione, è opportuno indicare il numero
delle persone che hanno posto in essere tale situazione e le
eventuali conseguenze subite degli aggrediti, che siano Ufficiali di
gara o tesserati;
-
in caso di persone ferite, dovranno essere riportate tutte le
risultanze obiettivamente visibili, con astensione assoluta ad
esprimere diagnosi o prognosi, allegando eventualmente
certificazioni mediche;
- precisare il comportamento dei capitani delle 2 squadre, dei
dirigenti e degli altri tesserati ammessi in campo, nonché degli
addetti all’ordine pubblico;
-
se possibile accertare gli eventuali danni causati agli impianti e
la situazione generale al termine dell’invasione.
Porre attenzione a non equivocare fra tentativi di aggressione veri
e propri e fatti sostanzialmente diversi quali, ad esempio, le
manifestazioni di persone che, seppur di corsa, si dirigono verso
l’arbitro o verso altri tesserati non con finalità di commettere
atti violenti ma, in ipotesi, solo per minacciare o protestare
vivacemente.
Scrivere cioè tentativo o tentativi di aggressione solo quando il
comportamento di uno o più soggetti induca, attraverso elementi
obiettivi (es. bandierine in mano, ombrelli in mano o gesti
inconfondibili di aggressività) a ritenere concreta la sussistenza
di intendimenti
f) Incidenti all’uscita dal campo di giuoco e dallo stadio
Valgono le stesse istruzioni per gli incidenti avvenuti durante la
gara.
Occorre cautela estrema nel rinunciare esplicitamente
alle misure di protezione nei confronti propri e dei colleghi
Assistenti. Meglio usufruirne fino all’effettivo allontanamento
dalla zona del campo sportivo.
g) Gara proforma – Gara sospesa
Per la gara proseguita proforma, l’Arbitro deve
indicare sul referto, in modo molto dettagliato, tutti i tentativi
previsti dal Regolamento (vedi regola 5) effettuati prima della
decisione, ivi compresi i provvedimenti disciplinari, messi in atto
o tentati ma non riusciti, nei confronti del capitano e del vice
capitano, che a norma di regolamento, ricordiamo, sono gli
interlocutori verso i quali l’arbitro si deve rivolgere durante la
gara. Idem per quanto concerne la sospensione della gara per
situazioni soggettive ed oggettive che si verificano durante lo
svolgimento della stessa. Poiché se dalle descrizione dei fatti il
Giudice Sportivo evidenzia che l’Arbitro non si è attenuto alla
norma regolamentare, è costretto a fare ripetere la gara medesima,
anche se la situazione verificatasi avrebbe meritato in diverso
provvedimento.
C) INFRAZIONE DEI TESSERATI NEI CONFRONTI D’AVVERSARI, PUBBLICO, UFFICIALI DI GARA O CONTRO LA REGOLARITA’ DEL GIUOCO
CALCIATORI AMMONITI
Nel motivare il provvedimento dell’ammonizione si deve sempre
indicare:
-
il tempo ed il minuto dell’episodio;
- cognome e nome del calciatore, società d’appartenenza e numero ;
- la motivazione dettagliata del provvedimento con le
seguenti precisazioni:
a) Scorrettezze semplici
Ricordare che sono scorrettezze semplici tutti gli atti che, pur
punibili, non assumono carattere di violenza.
Evitare le dizione “recidivo in giuoco falloso”, “per ripetuto
giuoco scorretto”. Limitarsi a riferire la sola causale immediata
dell’ammonizione specificando se le fallosità che hanno provocato il
provvedimento sono state commesse a gioco in svolgimento con il
pallone a distanza di giuoco, oppure se a giuoco fermo.
A titolo d’esempio riportiamo alcune motivazioni:
-
“Non si disponeva a distanza regolare durante l’esecuzione di un
calcio di punizione”
-
“Simulava di aver subito un fallo in area di rigore avversa ria
cadendo a terra”
- Durante un azione di giuoco, vistosi superato da un avversario in
possesso del pallone, lo tratteneva
con le mani (oppure lo strattonava per la maglia, lo spingeva sulla
schiena) facendolo cadere a terra”
- Durante un azione di giuoco, segnava una rete colpendo
volontariamente il pallone con una mano”
- Colpiva volontariamente il pallone con una mano interrompendo
un’efficace ed importante azione di giuoco”
- Allo scopo di colpire il pallone con la testa si appoggiava sulle
spalle di un compagno”
- Entrava o rientrava sul terreno di gioco, dopo un infortunio,
senza la mia autorizzazione”
- Abbandonava deliberatamente il terreno di giuoco senza il mio
preventivo assenso”
- “In qualità di portiere usciva dall’area di rigore e toglieva co n
le mani il pallone ad un avversario”.
Sempre in materia di scorrettezze semplici, evitare la dizione
“falciare”
che è invece paragonabile ad un atto di violenza.
b) Comportamento antisportivo
Qualora si debbano riferire tali episodi messi in atto con
l’intenzione di perdere tempo allo scopo di salvaguardare un
risultato favorevole con mezzi sleali, è necessaria una precisa
descrizione dei fatti, ad esempio:
- “Ritardava la ripresa del giuoco con l’intenzione di perdere tempo
durante l’esecuzione di un cal cio di punizione a suo favore”
- “A giuoco fermo, allontanava il pallone di alcuni metri con il
chiaro intento di perdere tempo”
- Saltellava e gesticolava, ad un metro di distanza,
davanti ad un avversario in procinto di effettuare una rimessa
laterale con lo scopo di ritardarne l’esecuzione”
c) Proteste individuali
Limitarsi a riferire la sola causale immediata dell’ammonizione,
indipendentemente da eventuali precedenti richiami; trascrivere sul
referto le frasi pronunciate dai calciatori, specificando i gesti o
gli atti di protesta compiuti.
-
“Dissentiva da una mia decisione, alzando platealmente le braccia al
cielo in segno di protesta”.
-
“A seguito di una mia decisione calciava con stizza il pallone
allontanandolo in segno di protesta”.
-
“Durante un azione di giuoco, correva verso di me, e urlando
platealmente proferiva le seguenti parole.
-
“Arbitro mi hanno sgambettato” oppure “Era rigore! Fischia!” (od
altre frasi….)”.
Devono in ogni caso essere evitate
motivazioni generiche
del tipo “per proteste” oppure “per recidività in manifestazioni di
protesta”.
Tenere presente che il richiamo non è una sanzione disciplinare ma
fa parte dell’azione preventiva dell’Arbitro e pertanto
non deve essere riportato
nel rapporto di gara.
d) Proteste collettive
In tal evenienza attenersi, oltre a quelle sopra indicate, alle
seguenti disposizioni:
-
indicazione nominativa di tutti i calciatori protestatari o del
massimo numero possibile (evitando espressioni come “quasi tutti” –
“molti” – buona parte”);
- descrivere il comportamento dei capitani;
- indicare se le manifestazioni di protesta sono
state seguite anche da manifestazioni di intemperanza da parte del
pubblico.
CALCIATORI ESPULSI
Un calciatore sarà espulso dal terreno di giuoco, se si rende
colpevole di condotta violenta, condotta gravemente sleale, tiene un
atteggiamento ingiurioso o gravemente offensivo, o se riceve una
seconda ammonizione nel corso della gara.
Come per le ammonizioni indicare sempre:
- tempo e minuto in cui è avvenuto il fatto.
- cognome e nome del tesserato, squadra di appartenenza e numero di
maglia, se trattasi del
capitano.
- la motivazione dettagliata del provvedimento
adottato in campo.
a) Atti di violenza nei confronti di avversari
Fare attenzione a non equivocare fra tentativi di aggressione veri e
propri ed il fatto di chi, pur di corsa, si dirige verso
l’avversario non con l’intenzione di commettere violenza ma, per
ipotesi solo per altercare.
Scrivere tentativo d’aggressione solo quando il comportamento del
soggetto induca, attraverso elementi obiettivi (insistenza nel
volere colpire, nel volersi liberare da chi trattiene o blocca) a
ritenere fondato pericolo d’aggressione.
Nel caso in cui un calciatore lanci volontariamente
il pallone od altro oggetto contro un calciatore avversario è
necessario precisare se il lancio è stato effettuato con i piedi o
con le mani, se esso ha avuto il carattere di violenza con specifica
delle eventuali conseguenze subite e soprattutto la distanza in cui
si trovava il colpito e dove quest’ultimo è stato raggiunto.
La dizione base è: “Colpiva ad una caviglia/ad un
ginocchio/ad una guancia ecc.. con un cacio/pugno/schiaffo/testata
ecc…”.
Evitare in caso di violenza reciproca la dizione “si scalciavano a
vicenda” ma sostituirla con la descrizione del fatto, ad esempio:
“Tizio a giuoco fermo (oppure in azione di giuoco, o lontano
dall’azione di giuoco) colpiva con un calcio all’altezza del
ginocchio la gamba di Caio ecc…”. “Caio, colpito da Tizio, in gesto
di reazione, colpiva quest’ultimo con una testata al naso ecc….).
Riportiamo di seguito alcuni esempi di motivazioni.
-
“Per avere, con il pallone a distanza di giuoco (oppure distante
circa ….), colpito un avversario con un calcio alla gamba (o altre
parti del corpo), facendolo cadere a terra dolorante senza però
causare danni fisici apparenti (oppure se tale intervento ha
richiesto l’intervento dei sanitari).
-“Durante un’azione di gioco (oppure a giuoco fermo) colpiva
volontariamente con un pugno al viso (o altre parti del corpo)
dell’avversario, in possesso del pallone . Il calciatore colpito,
dopo le cure del massaggiatore, riprendeva regolarmente a giocare.”
- “Durante un’azione di giuoco senza avere la possibilità di
arrivare sul pallone, interveniva da tergo su un avversario e con il
piede lo colpiva nella caviglia (o stinco, o gamba, ecc..)”
- “Durante un azione di giuoco, correndo a fianco di un avversario
in possesso del pallone, lo colpiva volontariamente con una gomitata
allo stomaco facendolo cadere a terra (con intervento o meno del
massaggiatore)” – Tenere presente che le gomitate, se non assumono
carattere d’atti di violenza, sono catalogabili come scorrettezze
semplici (lavorare di gomito).
- In possesso del pallone, era trattenuto da un avversario e cadeva
a terra. Si rialzava immediatamente e colpiva l’avversario medesimo
con un pugno (o calcio, o sputo ecc..) al volto che ha richiesto
l’intervento dei massaggiatori.”
Tenere presente il principio secondo cui il
“tackle”
che possa provocare un danno fisico all’avversario, deve essere
punito come “condotta violenta”.
Non dimenticare mai di segnalare se il calciatore colpito è caduto a
terra, se vi è rimasto contuso e per quanto tempo, se è stato
trasportato ai bordi del campo, se è stato sottoposto a cure del
Medico e del Massaggiatore, se è rimasto assente dalla gara,
temporaneamente o definitivamente, e comunque se sono derivate
menomazioni (ES. ferite, traumi, fratture) e se è stato trasportato
al Presidio Sanitario o Ospedale.
Soltanto in questo ultimo
caso SI POTRA’ scrivere “calcio, pugno testata particolarmente
violenti o grave violenza consumata.
Non confondere l’espressione “azione di
giuoco” con quella di “giuoco in svolgimento”. Infatti il giuoco può
essere in svolgimento a notevole distanza dal punto in cui l’atto di
violenza è stato commesso e non s i può evidentemente parlare, in
quest’ultimo caso, di “azione di giuoco” con riferimento al
calciatore che ha colpito l’avversario.
Quindi in caso d’atto di violenza non in azione di giuoco, riferire
nel referto a che distanza si trovava il pallone (cioè dove si
svolgeva il giuoco) rispetto al punto in cui l’atto di violenza è
stato commesso.
Per quanto si riferisce ai casi a giuoco fermo, fare attenzione a
non dichiarare avvenuto a giuoco fermo un atto di violenza commesso
contemporaneamente al fischio d’ interruzione dell’Arbitro o
immediatamente dopo a detto fischio. Es. Immediatamente dopo il
fischio che sanciva l’interruzione del giuoco, colpiva con un
calcio/pugno/testata ecc. la gamba (o altra parte del corpo)
dell’avversario.
Il lancio del pallone contro un avversario è rubricato
nell’espulsione se ha assunto carattere di violenza, riferendo se è
stato scagliato con forza, se con le mani o con i piedi e la
distanza dell’avversario, se ha
colpito quest’ultimo e dove, nonché le eventuali
conseguenze e gli interventi del Medico e del Massaggiatore.
b) Condotta gravemente sleale (falli tesi ad impedire l’evidente opportunità di segnare una rete)
Esemplifichiamo alcune motivazioni:
-
“Per aver fermato volontariamente il pallone con la mano privando la
squadra avversaria dell’evidente possibilità di segnare una rete”.
- “Impediva una sicura segnatura della rete con una deviazione del
pallone fatta intenzionalmente con un braccio”.
- “Sgambettava (oppure tratteneva/bloccava/strattonava) un
avversario in possesso del pallone e diretto a rete, impedendogli
l’evidente possibilità di segnare la rete.”
- “In qualità di portiere usciva dall’area di rigore
e toglieva con le mani il pallone ad un avversario diretto a rete
con l’evidente opportunità di segnarla.”
c) Atti o gesti osceni, ingiurie od altri atti scorretti nei confronti del pubblico
Precisare tutte le modalità del fatto, in particolare gli atti o
gesti osceni, evitando dizioni generiche quali “atti o gesti osceni”
oppure “atti scorretti” che non permettono di stabilire la gravità
dell’infrazione e quindi la misura della sanzione. Indicare,
possibilmente, se il comportamento del tesserato è stato preceduto
da intemperanze del pubblico e se indipendentemente da tali
precedenti, è stato seguito da manifestazioni d’intemperanza da
parte del pubblico stesso.
d) Aggressione o tentativi d’aggressione nei confronti degli Ufficiali di gara
Descrivere dettagliatamente le modalità complete del fatto,
precisando eventuali precedenti, tempo, modo, consistenza, durata,
parte colpita ed eventuali conseguenze.
Qualora il lancio sia stato intenzionale è opportuno precisare:
-
eventuali precedenti o fatti connessi (ad esempio proteste);
-
tempo e punto del terreno di giuoco in cui è avvenuto il fatto;
- distanza fra tesserato ed Ufficiale di gara;
-
specificare se il lancio è stato violento, se ha
colpito e dove l’Ufficiale di gara e se ne sono derivate
conseguenze.
A titolo di esempio riportiamo alcune motivazioni.
- “A giuoco fermo, correva verso di me, e con le mani mi spingeva al
petto in modo non violento, facendomi indietreggiare di circa due
metri ed urlando “E’ rigore! E’ Rigore!”.
- “A giuoco fermo, correva verso di me e con atteggiamento alterato
nei gesti delle mani, mi aggrediva con violenza mettendomi con forza
le mani al petto (o altra parte del corpo) spingendomi
violentemente, spostandomi per alcuni metri, facendomi perdere
l’equilibrio anche senza conseguenze fisiche.
- “Dopo il fischio che sanzionava un’infrazione contro la sua
squadra, da una distanza di circa … metri mi lanciava con forza
8oppure senza violenza) con le mani il pallone colpendomi al
volto/nel petto ecc.. senza
-
“Protestava contro un fallo a lui sanzionato dicendomi “Ma cosa
fischi, non era fallo!” e contemporaneamente co n
fare dispregiativo
da una distanza di circa … metri mi lanciava uno sputo che mi
raggiungeva la viso/al petto ecc… (oppure ce non mi colpiva o
schivavo)”.
- “In seguito ad una mia decisione, da una distanza di circa… metri
correva verso di me e raggiungendomi, con fare visibilmente
alterato, con le mani mi prendeva per un braccio strattonandomi
ripetutamente e con forza spostandomi di circa …metri (oppure
facendomi ruotare o farmi cadere a terra o procurandomi conseguenze
fisiche)”.
Fare attenzione a non equivocare fra “spinta” e
“spintonamento”, poiché la spinta intesa come singola, mentre per
spintonamento s’intende più spinte date in successione.
e) Ingiurie o minacce, sia verbali, sia a gesti
Specificare sempre l’ingiuria, la minaccia, la fres e ingiuriosa o
minacciosa, il gesto ingiurioso o minaccioso, cioè riportare
fedelmente le parole udite ed i gesti visti, evitando sempre le
espressioni generiche quali “mi ingiuriava” oppure “mi minacciava
verbalmente”.
Alcuni esempi di motivazione:
-
Sei u n deficiente” – “Non capisci una sega” – “Sei una testa di
cazzo”.
-
“Ti rompo il muso” – “Attento a quello che fai perché a casa non ci
torni”.
-
“Sei un disonesto, quanti soldi hai preso per farli vincere” ecc.
f) Comportamento irriguardoso
Possono avvenire delle manifestazioni nei confronti degli Ufficiali
di gara che, pur non essendo delle ingiurie, sono comunque lesive
del prestigio e dell’autorità dei medesimi. A migliore spiegazione
si aggiunge che dette manifestazioni non possono essere considerati
semplici proteste perché di maggiore rilevanza delle proteste stesse
come da esempio:
“
Dopo una mia decisione, mi applaudiva ironicamente, tenendo un
atteggiamento di scherno nei miei confronti.”
“
Perché ad una mia decisione mi diceva ironicamente “arbitro
ripassati il regolamento!””
“
A giuoco fermo, si avvicinava ad un suo compagno, dicendogli: vieni
via, quello non vede niente!! Fischia solo contro di noi!”
“
Arbitro ma sei cieco, non vedi un cazzo!!”
INFRAZIONI DI TESSERATI A FINE GARA
Dette infrazioni devono essere riferite possibilmente alla voce
“Eventuali incidenti avvenuti”
e non nel paragrafo dei giocatori ammoniti od espulsi.
In ogni caso occorre sempre evidenziare che l’infrazione non si è
verificata nel corso della gara e di conseguenza
non deve essere scritto che il
calciatore è stato espulso od ammonito,
limitandosi a riportare dettagliatamente l’infrazione.
Esemplificazione.
-
“A fine gara, mentre stava lasciando il terreno di giuoco mi
offendeva/minacciava dicendomi “…….”
-
“Dopo il fischio che sanciva la fine della gara, colpiva con un
pugno la guancia di un avversario”.
-
“A gara ultimata mentre si stava rientrando negli spogliatoi mi si
avvicinava il giocatore CAIO che mi diceva “Oggi l’hai combinate di
cotte e di crude, impara ad arbitrare”
Espulsioni per doppia ammonizione
In caso di espulsione per doppia ammonizione, la motivazione della
prima ammonizione deve essere riportata fra i “giocatori ammoniti”,
mentre la motivazione della seconda ammonizione, che ha determinato
l’espulsione, deve essere riportata fra i giocatori espulsi
scrivendo “….
già precedentemente
ammonito al……,
segue descrizione dell’infrazione”.
Per i provvedimenti di espulsione comminati su
segnalazione dell’Assistente, nel relativo paragrafo del rapporto
dopo avere riportato le generalità del sanzionato, minuto e società
di appartenenza, scrivere “su segnalazione dell’AA, vedere rapporto
allegato” dove l’Assistente avrà cura di motivare dettagliatamente
l’infrazione del tesserato che ha comportato il provvedimento
dell’espulsione.
VARIE
Qualora gli Ufficiali di gara subiscano danni
all’autovettura, provocati dopo che la stessa è stata affidata alla
Società ospitante consegnando le chiavi al Dirigente addetto (e non
al custode dell’impianto), affinché il Giudice Sportivo possa
sancire l’azione risarcitoria per la responsabilità oggettiva.
L’Arbitro dovrà seguire la prassi prevista dalla normativa in atto
contestando i danni al Dirigente Accompagnatore al momento della
riconsegna delle chiavi od in ogni modo prima di lasciare il campo
sportivo.
Eccezionalmente e per motivi contingenti alla sua incolumità,
l’Arbitro potrà denunciare la contestazione alla prima stazione dei
Carabinieri che redigeranno verbale da allegare al rapporto.
Non attenendosi a questa prassi il Giudice Sportivo
non può sanzionare il risarcimento del danno.
GLI SPOGLIATOI
Al riguardo segnalare in dettaglio le carenze
igieniche riscontrate, ed eventualmente anche degli spogliatoi dei
calciatori, tenendo conto dei requisiti della pulizia e del decoro.
Segnalare Altresì l’eventuale mancanza dell’acqua calda
nell’impianto della doccia riportando, possibilmente, anche la
causa, nonché l’interessamento del Dirigente ospitante.
SUPPLEMENTO AL REFERTO
Se nella compilazione del Referto di gara si è costretti ad una
lunga, minuziosa e dettagliata descrizione dell’accaduto tale da
rendere insufficiente lo spazio a disposizione sul modulo, indicare
alla voce (o alle
voci) interessate la dizione “Vedere
supplemento di referto”,
che dovrà essere compilato in un foglio formato A4 (possibilmente
protocollo a righe) riportando:
Allegato al rapporto di gara
Gara ____________________ Campionato ________ Girone __ del ________
Arbitro________________________ Sezione di______________
Indicare poi la/le voce/i del rapporto interessata/e con relativa
descrizione dei
Firma leggibile dell’Arbitro