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Pisacreta al raduno interregionale Sicilia - Calabria

di Rodolfo Puglisi

Nei giorni 21 e 22 aprile si è svolto il secondo tempo del Raduno interregionale Calabria – Sicilia riservato ai migliori fischietti che dirigono nei rispettivi campionati di Eccellenza. Dopo il primo tenutosi nella prima decade di aprile a Villa S. Giovanni, stavolta è toccato ad Agrigento ospitare l’avvenimento. La preparazione logistica è stata demandata dal CRA Sicilia alla locale Sezione presieduta dal dinamico Armando Salvaggio, che, con l’ausilio del Consiglio Direttivo, ha impeccabilmente organizzato il raduno, apertosi con l’effettuazione delle prove atletiche, lo yo-yo test, presso il Palazzetto dello Sport “Nicosia” sotto la visione del Referente atletico, Sandro Magro. Quindi il rientro in albergo con l’inizio dei lavori aperti dal CRA Calabria, Stefano Archinà, che ha rimarcato l’importanza di iniziative simili, che in altre parti d’Italia vengono realizzate da anni, veri momenti qualificanti durante i quali si trasmettono esperienze che servono al miglioramento complessivo di tutti. “Questo è un evento – ha detto Archinà – in cui i protagonisti sono i migliori arbitri siciliani e calabresi. E’ un divertimento, oltre che un momento formativo. E vogliamo che i nostri arbitri si divertano e socializzino tra di loro”. Salvatore Marano, componente il Settore Tecnico, ha raccontato una simpatica storiella per fare capire ai ragazzi l’importanza della comunicazione e, pertanto, il rilievo dei raduni tra arbitri di diverse regioni. Il Vice CRA Sicilia, Sergio Grosso, ha invitato gli arbitri ad approfittare di questi incontri voluti dall’AIA proprio perché si deve “fare squadra”. Quindi Grosso ha presentato agli amici calabresi quello che lui ha definito il secondo vulcano della Sicilia, e cioè il CRA, Rosario D’Anna, che ha immediatamente preso la parola comunicando alcune novità che ha in mente per l’anno prossimo come l’invio all’arbitro ed al suo presidente sezionale della relazione dell’osservatore comprensiva del voto. Inoltre D’Anna ha sinteticamente parlato di quella che sarà l’innovazione più importante nella prossima stagione, cioè la creazione del nuovo Organo Tecnico nazionale, la probabile CAN B, che porterà quasi certamente ad un abbassamento dell’età per i selezionabili in tutti gli Organi Tecnici, quindi anche alla CRA. “Bisogna comunque garantire ai ragazzi – ha affermato – un rapido passaggio di categoria. Suggerirò di fare questi cambiamenti per gradi per dare qualche possibilità a qualcuno che è in bilico con l’età. In ogni caso tutto dovrà essere codificato dalle nuove norme di funzionamento degli Organi Tecnici”. Durante la cena ha raggiunto il raduno il Vice Presidente dell’AIA, Narciso Pisacreta. Dopo poco più di due mesi, quindi, la Sezione di Agrigento ha avuto l’onore di avere ospiti il Presidente dell’AIA ed il suo Vice, Marcello Nicchi e Narciso Pisacreta. L’indomani mattina i lavori sono ripresi con i quiz tecnici somministrati dal componente CRA Giorgio Vitale. Dopo l’atteso intervento di carattere tecnico di Pisacreta: “Tra le doti che un buon arbitro deve avere – ha iniziato – ci sono due cose oggettive, l’allenamento e la conoscenza del regolamento, ed una soggettiva, il talento arbitrale. Tutto questo deve essere compendiato dal comportamento. L’allenamento è in funzione della gara e non del test, mentre la misconoscenza delle regole ci porta a non applicarle”. Pisacreta si è poi soffermato sul vantaggio asserendo come non sia vera l’equazione più vantaggio più classe, ma esso deve essere concesso per premiare chi ha interesse a giocare. Il Vice Presidente dell’AIA ha poi parlato dell’arbitraggio come attività formatrice, perché consente una “accelerazione della formazione della personalità nei vari aspetti, fisica, mentale, psicologica, caratteriale e perché fa conoscere sé stessi”. “Uno dei centri di responsabilità accertato – ha continuato – è il vostro, quello dell’arbitro in mezzo al terreno di gioco. Dovete avere la capacità di trasformare le negatività percepite in forza propulsiva positiva ed essere più forti degli eventi, dovete investire su voi stessi. Dovete avere il coraggio di decidere anche quando sarebbe più facile non farlo e rimanere calmi quando gli altri non lo sono decidendo facendosi accettare”. “E’ meglio accendere una candela che lamentarsi del buio”, così, con questa massima di Madre Teresa di Calcutta, Narciso Pisacreta ha concluso il suo brillante e seguito intervento con il quale sono terminati i lavori. Erano altresì presenti alla due giorni anche i componenti CRA Calabria, Domenico Archinà, Francesco Laface e Francesco Milardi, il presidente della Sezione di Marsala, Biagio Girlando, i componenti CRA Sicilia, Filippo Alongi, Salvatore Contino e Giuseppe Raciti, insieme al fotografo ufficiale Paolo La Vaccara, l’ex presidente della Sezione di Siracusa, Franco Puglisi, il presidente onorario della Sezione di Agrigento, Giuseppe Liberto, i due vicepresidenti, Lillo Arena ed Antonio Lo Giudice e l’Organo Tecnico Sezionale, Antonino Alesi.

Supplemento on-line della rivista
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)

 

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