www.aiacatania.it - Benvenuti nel Sito Ufficiale dell'Associazione Italiana Arbitri di Catania - www.aiacatania.it

Esordio in Promozione per l'AE Luigi Augello

di Salvatore Contrafatto

Il 2013 regala alla nostra sezione l’ennesimo esordio per gli arbitri a disposizione del CRA: lo scorso 3 febbraio, infatti, il collega Luigi Augello ha arbitrato per la prima volta una gara di Promozione collaborato dagli assistenti Diego Pernicone e Francesco La Ferrara, entrambi di Catania; sul perfetto green del Centro Erg di Siracusa la terna ha ben diretto la gara Hellenika-Santa Croce terminata con il punteggio di 1-1.

Luigi ha solo 19 anni, è iscritto al I anno del Corso di Laurea in Giurisprudenza ed è entrato nell’AIA nel dicembre del 2009; ha avuto una rapida carriera nell’OTS e all’inizio di questa stagione sportiva è stato proposto per entrare a far parte dell’organico a disposizione del CRA Sicilia; visti gli ottimi risultati nei test atletici e le potenzialità espresse, è stato selezionato per il progetto della UEFA “talent & mentor”, esperienza certamente motivante per la maturazione a livello arbitrale e personale.

Iniziare partendo proprio da questa esperienza: come la stai vivendo? Ti è servita? Com’è impostato il tuo rapporto con il “Mentor”?

La partecipazione al progetto “Talent & Mentor” è, prima di tutto, una grande gratificazione personale dalla quale derivano sia un maggiore impegno che enormi vantaggi dal punto di vista tanto arbitrale quanto personale. L'ingegnere Pirrone, dall'alto della sua esperienza, ha saputo trasmettermi sin dall'inizio quel “quid” che, sicuramente nell'immediato ma maggiormente sul medio-lungo periodo, mi darà una marcia in più se accompagnato da un mio corrispondente impegno. Il vantaggio di essere seguito dalla stessa persona, per più gare nella stessa stagione, mi consente di avere un riscontro dei miei progressi o di eventuali aspetti ancora da “limare”. Inoltre, il continuo confronto con le vicende arbitrali del mio Mentor è una preziosa fonte di conoscenza e motivazione.

Cosa ti ha portato ad entrare nell’AIA?

La curiosità e la voglia di confrontarmi con un'esperienza ben diversa dal solito “sport” che, anzi, può essere considerata come una delle discipline sportive più complete dato che investe sia l'aspetto atletico che quello mentale. Inoltre, mio padre era arbitro e per questo da sempre è stato e continua ad essere un grande appoggio. Ma ciò che ha fatto nascere in me l'intenzione di cimentarmi nell'attività arbitrale è stato, più di tutto, l'invito dell'allora presidente Pietro Giallanza che mi spinse ad iscrivermi al corso con la sua innata ed inimitabile passione.

Adesso torniamo alla gara di esordio, emozioni? Sensazioni?

Ho cercato di lasciare fuori dal campo ogni distrazione e concentrarmi sulla direzione che, al di là dell'aspetto della collaborazione con gli assistenti, è assolutamente identica a quella di una gara di categoria inferiore. Certo l'emozione è stata considerevole, soprattutto nel leggere la designazione, ma ero convinto delle mie possibilità e sono contento dello svolgimento della gara.

Rapporto con gli assistenti? Hai trovato difficoltà particolari?

In campo mi sono trovato, dopo i primi minuti di smarrimento, a mio agio nel rapporto con gli assistenti, al di là di alcuni errori nei posizionamenti in occasione di calci piazzati che migliorerò certamente nelle prossime gare. Francesco e Diego, che peraltro conosco da tempo, sono stati estremamente disponibili e precisi e mi hanno dato l’adeguato supporto.

Chiudiamo con qualche ringraziamento

Prima di tutto vorrei rinnovare il ricordo per lo scomparso presidente Giallanza senza il quale, probabilmente, non sarei neanche arbitro. Vorrei poi ringraziare i miei attuali presidenti, regionale e sezionale, Giuseppe Raciti e Cirino Longo, oltre a tutti i componenti del consiglio direttivo. Particolare citazione merita Marco Felici che, nelle due stagioni passate nell'OTS, è stato un punto di riferimento insostituibile. Ringrazio anche Sergio Grosso, responsabile del progetto Talent & Mentor, e Rosario d'Anna, ex presidente del C.R.A., ora al Comitato Nazionale. Ringrazio tutti i miei colleghi, in particolare quelli con cui condivido settimanalmente gli allenamenti, ed il preparatore atletico Agostino Spadaro. In chiusura, vorrei ringraziare mio padre, anche lui da sempre fondamentale nella mia crescita arbitrale ed Ugo Pirrone, il cui apporto durante questa stagione si sta rivelando determinante.

 

 

 

[Pagina precedente]