www.aiacatania.it - Benvenuti nel Sito Ufficiale dell'Associazione Italiana Arbitri di Catania - www.aiacatania.it

La nostra prima intervista doppia.
Severino e Bonaccorso neo esordienti

di Salvatore Contrafatto

A distanza di sette giorni la nostra sezione festeggia ben due esordi di arbitri (i primi stagionali) nelle massime categorie regionali: il 9 Dicembre il “Valentino Mazzola” di San Cataldo ha visto all’opera Federico Severino, collaborato da Roberto Fraggetta e Cristina Anastasi, nella sua prima gara di promozione, Serradifalco- Mussomeli, che ha riservato non poche difficoltà essendo un sentito derby che si è concluso sull’1-0 e con la segnatura arrivata su calcio di rigore; il 16 Dicembre Francesco Bonaccorso, collaborato dai “soliti” Cristina Anastasi e Roberto Fraggetta, ha diretto per la prima volta una gara di Eccellenza, Sport Club Marsala 1912-Bagheria, sul prestigioso terreno di gioco del municipale di Marsala.

Proponiamo per i due esordienti una serie di domande:

Nome?

SEVERINO: "Federico"
BONACCORSO: "Francesco Davide"

Cognome?

S.: "Severino"
B.: "Bonaccorso"

Età?

S.: "Ventidue"
B.: "Ventuno"

Professione?

S.: "Studente"
B.: "Studente universitario"


Studente in?

S.: "Accademia di Belle Arti Abadir"
B.: "Ingegneria"

Soprannome?

S.: "Spillo"
B.: "Nessuno"

Passioni?

S.: "L'arte, la pittura, la musica e lo sport"
B.: "Tutti gli sport, il cinema e la musica"

Nell'AIA dal?

S.: "2008"
B.: "2008"

Perchè l'arbitro?

S.: "Certamente la passione per il calcio. E’ inevitabile, non puoi far l’arbitro se non ami il gioco del pallone. Ho giocato sin da piccolo a calcio per poi passare alla pallacanestro per ben 7 anni. Non appena smessa l’attività cestistica e non considerando l’idea di tornare a giocare a calcio, sono venuto a conoscenza di un corso per diventare arbitri ed ho pensato di frequentare il corso-arbitri nella sezione di Catania per ritrovare gli stimoli sportivi e ricominciare a calpestare campi da calcio anche se non da protagonista."

B.: "La passione per il calcio; purtroppo non avendo dei piedi buoni ho deciso di avvicinarmi a questo mondo facendo l'arbitro"


Quali sono le caratteristiche, secondo te, che deve possedere un buon arbitro?

S.: "Essere determinato, avere carattere, una buona preparazione atletica e deve essere 'scaltro'"
B.: "Carattere, pazienza ed essere un po' atleta"

carriera arbitrale?

S.: "Ho iniziato nel 2008 e fino al 2010 ho diretto le categorie giovanili: Giovanissimi , Allievi e Juniores; nel 2011 sono approdato in Terza Categoria e sempre nello stesso anno un altro piccolo saltello in Seconda. Selezionato come nuovo immesso per la regione, il 22.09.2012 esordisco in Prima Categoria a Letojanni. Giorno 09.12.2012 esordio in Promozione nella gara Serradifalco – Mussomeli."

B.: "Ho fatto il corso nel dicembre 2007, fino alla stagione 2009/10 ho militato nelle categorie Giovanili, poi nella stagione 2010/2011 ho avuto un picco delle prestazioni che mi ha portato fino alla Seconda Categoria e a essere proposto fra gli arbitri regionali. Nella stagione 2011/2012 sono stato inquadrato in Prima Categoria ed ho iniziato l'esperienza regionale nella partita di coppa tra Randazzo e Maletto; sempre nello stesso anno ho fatto l'esordio in Promozione a Siracusa nella gara Enzo Grasso-Troina ed ho concluso la stagione con un totale di tre partite in promozione e una finale di Terza Categoria, assegnatami dal presidente Cirino Longo. Quest'anno ho iniziato la stagione inquadrato fra gli arbitri di Promozione e dopo sei direzioni in questa categoria è arrivato l'esordio in Eccellenza nella gara Marsala 2012-Bagheria."


Raccontaci la tua prima gara

S.: "Uhm! Giovanissimi Provinciali, non ricordo le società ma purtroppo ricordo il campo: “ Zia Lisa”. Quella Domenica mattina faceva un freddo!!! Non sapevo cosa mi aspettava; appena ho emesso il primo fischio ho iniziato a correre, correre e fischiare, correre e fischiare. . . ."
B.: "Ricordo che c'era un vento fortissimo e forse la gara sarebbe stata da sospendere ma dalla voglia di iniziare ad arbitrare non ci ho fatto nemmeno caso"

Episodi particolari

S.: "A fine gara un dirigente mi chiese di togliere l’espulsione ad un suo giocatore. Io gli ho risposto: “ mi sta facendo un proposta indecente”, scherzandoci un po’ su, per poi zittirlo con un bel “ non se ne parla”"
B.: "Ricordo di aver dato due calci di rigore, entrambi dagli sviluppi di un calcio d'angolo"

Hai mai perso il fischietto o i cartellini mentre arbitravi?

S.: "Perdere il fischietto no ma che mi cadesse durante la corsa si, cosi come il cartellino giallo. Può capitare. Invece ho perso tantissime monetine."
B.: "I cartellini no, il fischietto invece è capitato che mi cadesse dalle mani"

Hai un modello arbitrale?

S.: "Mi piace l’autorevolezza del collega arbitro Mauro Bergonzi, appartenente alla sezione di Genova, della CAN A"
B.: "Non seguo un modello arbitrale tra quelli che dirigono in serie A, i mie modelli sono gli arbitri della nostra sezione"

E adesso l'esordio

S.: "E’ arrivato finalmente, sono felice di aver raggiunto la Promozione e spero sia solo un nuovo inizio."
B.: "Mi ero posto l'obiettivo di fare l'esordio prima di natale e alla penultima giornata di andata ho raggiunto questo traguardo"

Differenze tra arbitrare con gli assistenti ufficiali e senza

S.: "Devo dire che la sensazione che ho provato è stata come di un nuovo inizio. Ero un po' spaesato, non sapevo dove andare, come spostarmi. Mi chiedevo: Ma dove mi trovo? Dopo i primi anni di carriera, nei quali si affronta la gara da soli, prendendo ogni decisione e dovendo solo affrontare la propria coscienza, l'impatto dovuto alla presenza dei due colleghi può essere traumatico; bisogna abbandonare i personalismi per muoversi verso una gestione di gara che coinvolga tutta la terna. L'obiettivo è lavorare in squadra per ottenere un risultato che è il corretto svolgimento della partita, cercando di minimizzare gli errori grazie alla collaborazione contemporanea di tre arbitri."

B.: "Bisogna fare attenzione a ciò cge accade dentro al campo, non pensando al fuorigioco ma bisogna fare attenzione a mantenere il contatto visivo con loro."


Come prepari la gara?

S.: "Dal momento in cui si viene designati, il lunedì o il martedì, inizia un cammino 'spirituale' dove l'arbitro sia atleticamente che psicologicamente si prepara con cura. Poi informandosi tra colleghi, chiedendo informazioni sulle società che si sfidano, dove è ubicato il campo sportivo... Una delle cose fondamentali è la preparazione atletica."

B.: "Non ho un modo particolare per preparare la gara"


il tuo sbaglio più grande?

S.: "Lo devo proprio dire ?? Convalidare un goal-non goal quando io mio trovavo nei pressi del cerchio di centrocampo. Erano i primi mesi di attività. Un consiglio: NON FATELO!!!"

B.: "Non me ne viene in mente uno particolare"


La tua gioia più grande?

S.: "La mia più grande gioia? Leggere nella mail “ 1 Messaggio ricevuto” , aprirla e leggere “Ciao Federico Severino, ti comunico che sei stato designato a svolgere l’incarico di arbitro per la gara n.431 di PROMOZIONE. . . . . E’ stato una sorpresa, un bel regalo di natale con netto anticipo. Sono rimasto a rileggere la mail per circa 20 minuti."

B.: "Ogni esordio è una gioia"


 

Il posto più bello dove hai arbitrato?

S.: "Se considero 3 fattori: emozione, adrenalina e tensione, direi nell’impianto di San Cataldo “ Valentino Mazzola”, la prima gara in Promozione. Si respirava un’aria diversa, ti senti più rispettato. Poi il tifo in tribuna arricchito da striscioni, cori, fumogeni, fischi assordanti... TANTA ROBA."

B.: "Torre del Grifo"


la partita che vorresti arbitrare?

S.: "Sto ”sognando”…..da simpatizzante bianco-nero ovviamente una gara dove giochi la Juventus, ma so che, sempre sognando, a certi livelli si dovrebbe evitare di essere designati per la squadra del cuore, onde evitare polemiche. Ma comunque, non andando troppo lontano, anche una gara nel nostro stadio Angelo Massimino sarebbe il Top!."

B.: "Il sogno sarebbe arbitrare una partita tra nazionali"


quella in assoluto da evitare

S.: "Non ci sono squadre da evitare."
B.: "Le partite non si evitano, si arbitrano"


ringraziamenti

S.: "Il mio ringraziamento va al commissario straordinario CRA Pippo Raciti che mi ha dato la possibilità di fare il salto di categoria. Al presidente della mia sezione, Cirino Longo, che al Raduno pre-campionato di I Categoria disse a tutti i nuovi immessi: “Dai che potete togliervi delle soddisfazioni”; poi ai suoi collaboratori, in particolar modo all’ AB Bruno Rizzo che mi ha seguito con costanza in questo traguardo dandomi i giusti ed opportuni consigli. Ricordo una frase espressa in macchina durante il tragitto per Taormina “ ...se io sono qui è perché tu devi andare in Promozione..”. Voglio Ringraziare di cuore i colleghi Roberto Fraggetta e Cristina Anastasi che sono stati i “padrini” del mio esordio a San Cataldo, puntuali e sempre professionali i loro consigli nell’approccio a questa nuova esperienza. Termino col ringraziare tutti i colleghi che hanno contribuito ad arricchire le mie prestazioni in campo e fuori: Ugo Vittoria, Fabio Giallanza, Marco Felici, Agostino Spadaro, Sergio Roccasalvo, i colleghi arbitri Salvo Contrafatto, Luigi Augello, Antonio Palla, Giorgio La Rosa, Roberto Bucolo, Lucio Trovato, Claudio Finocchiaro, Silvio Messina, Fabio Maglia, Antonio Ferlito, Francesco Bonaccorso. Sicuramente molte sono le persone che non ho nominato, ma il mio ringraziamento glielo porgo ogni giorno con la stima ed il rispetto che ho per loro. Volevo concludere con una citazione “La perfezione sta nei dettagli” [Michelangelo Buonarroti]"

B.: "Non posso citare tutte le persone che mi vengono in mente in questo momento, ringrazio le persone che mi sono state vicino: la mia famiglia,la mia ragazza e tutte le amicizie che mi ha portato il mondo dell'AIA, dai colleghi come Fichera, Di Gregorio, Magno, Giallanza, Lo Castro e Maglia agli osservatori della sezione e della regione che mi hanno permesso di crescere, capitanati dal ragioniere Vittoria e dal Presidente Cirino Longo. Infine un ringraziamento al Commissario straordinario CRA Pippo Raciti che mi ha dato la possibilità di raggiungere questo obiettivo."


E la prossima gara?

S.: "to be continued."
B.: "Speriamo sia una bella gara!"

 

 

[Pagina precedente]