Il secondo raduno rosa

 di  Cristina Anastasi

La presenza delle donne all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri è ormai realtà affermata su tutto il territorio nazionale e risorsa sempre più valorizzata nelle attività delle singole Sezioni. Il CRA Sicilia, in particolare, ha fortemente creduto nel progetto nato nel 2011 con la realizzazione del Raduno Rosa, primo del genere in Italia, che ha registrato grande partecipazione ed interesse da parte di tutte le associate. Quest’anno si è voluto dare un seguito all’iniziativa e, grazie all’impegno del Presidente regionale D’Anna e di tutti i Presidenti delle 12 Sezioni, le donne siciliane dell’A.I.A. si sono ritrovate nella splendida cornice della città di Agrigento per valutare insieme l’andamento della stagione arbitrale che sta per concludersi e per confrontarsi sulle tematiche della figura della donna arbitro inserita in un contesto tipicamente di tratto maschile.

La giornata del II° Raduno Rosa regionale è stata aperta dal Presidente Rosario D’Anna che ha sottolineato la presenza sempre crescente del “movimento rosa” ed ha invitato i vari Presidenti affinché valorizzino, ciascuno nel proprio contesto, l’apporto delle colleghe nella vita sezionale e nella composizione dei rispettivi consigli direttivi. Presso lo “Stadio Esseneto” si è poi svolto un incontro tra le ragazze e l’assistente arbitrale, a disposizione della CAN-A, Michele Giordano che ha fornito importanti indicazioni tattiche e tecniche.

In occasione del pranzo, i partecipanti si sono recati presso l’Hotel della Valle, all’interno del quale si è tenuto l’incontro pomeridiano; invitati a prendere la parola le donne di ciascuna sezione, i rispettivi Presidenti ed i componenti CRA presenti, il Presidente regionale D’Anna ha tenuto a ringraziare le associate della Sezione di Catania (rappresentata dalle colleghe Cristina Anastasi, Simona Otello e Luana Sangiotgio) come ideatrici e promotrici dell’iniziativa di organizzare il “I° Raduno Rosa” regionale: un’occasione di confronto e riflessione che, si spera, possa essere confermato anche nei prossimi anni.

 

[Pagina precedente]