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La sezione di Catania protagonista a Selinunte

 di  Salvatore Contrafatto.

La seconda edizione del Torneo dell’amicizia e della memoria, disputatasi dal 22 al 24 Giugno scorsi nella splendida cornice di Selinunte, ha visto la sezione di Catania protagonista come sempre e, naturalmente, più fuori che dentro il campo.

L’appuntamento è fissato per le 9:00 di Venerdì 22 Giugno, naturalmente l’essere arbitri ci contraddistingue per la massima puntualità quindi lasciamo l’ultimo avamposto catanese solo alle 10:30 e solo dopo un attacco congiunto e in forze alla guantiera di cornetti portata da Bruno Rizzo e le foto di rito prima di abbandonare il suolo patrio.

In territorio agrigentino un ulteriore assalto ad un deposito di viveri ci permette di arrivare appanzati al punto giusto all’oasi di selinunte, campo base per dare l’assalto al torneo. Dopo un breve riposo la squadra si reca a Mazara del Vallo, luogo scelto per la battaglia campale: perfettamente ambientati nel contesto storico selinuntino, del quale conoscevano ogni dettaglio, i nostri si arrendevano immediatamente, ma con onore, alle formazioni “puniche” di Panormos e Drepanon, il risultato è identico ma, nonostante questo, ci copriamo di valore in campo; difesa quasi perfetta, centrocampo attento e attacco leggermente spuntato, ci resta comunque la soddisfazione di aver allungato a 6498 i minuti senza segnare reti, un vero record difficile da eguagliare rafforzato dallo straordinario risultato di non aver ottenuto neanche un calcio d’angolo in due partite e sfatando il mito che perdiamo sempre ai rigori. Analizzeremo in seguito nel dettaglio quanto offerto dal campo all’interno della rubrica “La pagella di Biagio” detta anche “Biagio dà i numeri”, soffermiamoci adesso su quanto regalato fuori dal terreno di gioco dalla goliardica formazione catanese.

Il giorno più importante per la sezione di Catania, il nostro D day, è certamente Sabato 23 Giugno; liberi da qualsiasi pensiero calcistico i nostri eroi possono concentrarsi su quanto sanno fare meglio: mare, piscina, bevute, qualunque sport e qualsiasi attività che non abbiano a che fare col calcio. La nostra prima vittima è il meraviglioso mare di Selinunte che ci ha visto sbaragliare tutti i concorrenti nella lotta col lettino, ci ha visto ancora vincitori dei titoli Miss e Mister Spiaggia 2012 e di sezione più culturale del lido con ben due lettori nel gruppo.

Nel pomeriggio si hanno i migliori risultati sportivi di giornata: nella pallanuoto la nostra rappresentativa affronta una all-star Palermo-Marsala battendoli con ben 4 gol di scarto pur trovandosi sotto nei primi minuti, ci distinguiamo anche nel tiro con l’arco non sbagliando un colpo e sfiorando addirittura la qualificazione olimpica, al tavolo da ping pong dove i nostri rappresentanti fermano la loro corsa solo in semifinale e nel basket dove con un canestro impossibile provochiamo un applauso avvertito fino in Tunisia e i complimenti di Lebron James direttamente da Miami; infine nel ballo sportivo con Roberto Fraggetta e Deborah che lasciano senza fiato tutti gli altri ballerini e il pubblico sugli spalti.

Se il pomeriggio ci ha visto primeggiare nello sport (ovviamente, ripetiamo, tutti tranne il calcio) la notte ci rivede protagonisti a Mazara del Vallo con alcuni interessantissimi racconti sul Rum e sugli amari e il già famoso “mistero dello scontrino”; non sazi ci ergiamo a protagonisti della notte mazarese rispolverando vecchi canti in uso tra teenager e altri cori da stadio che ricordavano la recente finale di amici coinvolgendo i volenterosi giovani mazaresi nell’impresa e immortalando la serata in alcune splendide foto “letterarie”. Per finire in bellezza il grande poeta Brigantony allietava la via del ritorno.

Domenica il gruppo si lasciava alle spalle i bagordi e i successi del giorno precedente sfiorando la coppa disciplina del torneo dell’amicizia ma distinguendosi comunque per gli ottimi tempi nello jojo test tavolo-buffet e per la scontata vittoria nel torneo della birra. Nonostante questi ultimi successi l’atmosfera è tangibilmente malinconica perché tutti avrebbero desiderato restare ancora in quel villaggio senza tempo con quel gruppo che si è unito e coeso con il passare delle ore rendendo veramente l’idea di cosa possa essere la famiglia AIA CATANIA.

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