Secondo incontro del Corso di qualificazione per O.A.
di Rodolfo Puglisi
Una fredda e piovosa giornata di fine inverno, il
6 marzo scorso, ha accolto i quattordici partecipanti al secondo
concentramento del Corso di qualificazione per Osservatori
Arbitrali. Sede dell’incontro l’amena località di Pergusa, al centro
della Sicilia, dove la Sezione di Enna ha voluto organizzare questo
incontro. Il Presidente sezionale Filippo Tilaro, nel dare il suo
saluto ha rimarcato come l’AIA sia fondata sui valori dell’amicizia
oltre che della colleganza: “Ciascun arbitro che si trovi ad Enna –
ha detto – sa di trovarsi in mezzo a persone amiche, e sa che la
nostra Sezione è come casa sua. Per questo ringrazio il Presidente
regionale D’Anna per la possibilità dataci con l’organizzazione di
questo incontro di poter rinnovare i nostri sentimenti di amicizia
verso i colleghi”. Il CRA, Rosario D’Anna, dopo aver ringraziato a
sua volta Tilaro ed il Consiglio Direttivo Sezionale per l’impegno
profuso, si è rivolto agli aspiranti osservatori, ricordando loro
come la funzione che andranno a svolgere è importantissima nei primi
due anni di attività del giovane arbitro; è questo infatti il
periodo in cui si può incidere sul giovane direttore di gara
affinché corregga qualche errata impostazione. Trascorsi due anni
infatti, difficilmente l’arbitro apporterà migliorie significative
in alcuni aspetti come lo stile di corsa, il metodo di spostamento,
il fischio, l’eccessivo gesticolare, che diverranno poi abitudinari.
Come nel primo incontro la Commissione era composta da Salvatore
Marano in rappresentanza del Settore Tecnico dell'AIA, dal
Presidente CRA, Rosario D’Anna, e dal Componente CRA addetto agli
Osservatori, Giorgio Vitale. L’argomento trattato è stato “Criteri
valutativi e significato del voto”. Nel suo intervento Salvatore
Marano ha sottolineato come l’Osservatore debba evitare il rilievo
insignificante: “La valutazione – ha detto – è la logica conseguenza
di un’analisi di ciò che si è attentamente osservato, capito e
giudicato. Inoltre ogni partita ha una storia a sé, quindi
l’osservatore deve confrontarsi con un’ampia casistica”. Sempre
Marano ha poi parlato dettagliatamente di alcuni punti della
relazione, quali il grado di difficoltà della gara, che deve essere
sempre a consuntivo della stessa, di come si è svolta, e della
preparazione atletica con particolare riferimento alla conoscenza
delle tattiche di gioco. “Oggi l’arbitro deve conoscere come le
squadre schierano la propria formazione. – ha affermato in proposito
– Se giocano a zona o meno. Ricordate che è abile quell’arbitro che
assume un’idonea posizione nelle riprese di gioco e che <
Dopo il pranzo i partecipanti hanno raggiunto il vicino campo
sportivo di Pergusa, proprio a ridosso dell’omonimo lago e
dell’autodromo internazionale, dove hanno effettuato una visionatura
congiunta nella gara di Giovanissimi Regionali tra Enna e Real Gela.
La consegna della relazione alle ore 18,30 ha concluso l’incontro, a
cui hanno partecipato Giuseppe Finocchiaro e Paolo Monaco di
Acireale, Rosario Didato di Agrigento, Daniele Napoli e Fabio
Rapisarda di Catania, Francesco Occhipinti di Enna, Alberto Andò ed
Antonio Visco di Messina, Stefano Cassarà e Giovanni Randisi di
Palermo, Alessandro Boscarino e Giovanni De Felice di Siracusa,
Vincenzo Ballo ed Angelo Genovese di Trapani. Presenti inoltre i
presidenti di Sezione di Agrigento e Caltanissetta, rispettivamente
Armando Salvaggio e Calogero Schifano, il Mentor Giovanni Vetri, ed
i consiglieri sezionali ennesi Alberto Parlato e Gigi La Vaccara.
Supplemento on-line della rivista
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)