Mauro Felicani a Catania: “Come vorrei
che fosse il regolamento”
di Salvatore Consoli
Venerdì 11 febbraio riunione plenaria nella sala
appena intitolata a “Pietro Giallanza”, per gli arbitri catanesi
della Sezione “Diego Garofalo”,
alla presenza del bolognese Mauro Felicani, componente della
Commissione Scambi, accompagnato per l'occasione dall'altro
componente, nonché nostro conterraneo, Giorgio Vitale che ha portato
i saluti del Commissario Carlo Pacifici.
Felicani, dopo la presentazione del Presidente Etneo Longo e
i saluti di rito, ha intrattenuto la platea attraverso alcune slide
che in una prima parte hanno trattato la storia dell'arbitro dai
primi campionati inglesi ai giorni d'oggi. Si viene così a
conoscenza, che la prima terna arbitrale esordì nel 1871 in una gara
della Coppa d'Inghilterra, quando il regolamento era ancora composto
solo da 14 regole. Nella seconda parte,
una serie di indicazioni personali su come egli vorrebbe che
fosse il regolamento. Alcuni aspetti davvero interessanti,
rivisitati da Felicani e tendenti a snellire qualche definizione,
forse ai giorni nostri divenuta inutile. Felicani è categorico, non
si unisce agli sfegatati moviolisti, ma
invoca l'apporto
tecnico per individuare
se il pallone ha varcato la fatidica linea di porta o no e
possibilmente il doppio arbitro in campo. Sul fuori gioco si dice
propenso ad un ritorno al passato, quando per individuarne la
punibilità la figura dell'attaccante doveva essere completamente
aldilà. Il dirigente emiliano, sottolinea infine come sia cambiata
la simulazione dei giocatori. “Un tempo le simulazioni avvenivano
dolo in area, adesso in qualunque parte del campo assistiamo a scene
veramente incredibili con calciatori che al minimo impatto si
portano subito le mani sul viso”. A fine serata il Presidente
Cirino Longo nel ringraziare e nel salutare gli ospiti intervenuti,
ha fatto loro dono di una statuetta con un elefantino, simbolo della
Città di Catania.
Nella Foto Longo, Felicani e Vitale.
Supplemento on-line della rivista
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)