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L’ARBITRO BENEMERITO MICHELE GIORDANO OSPITE ALLA
SEZIONE DI CATANIA

 di Antonino Di Rosa

In occasione della Riunione Plenaria svoltasi lo scorso 28 marzo presso i locali sezionali, una sala "Pietro Giallanza" gremita ha accolto l'ospite Michele Giordano di Caltanissetta, fino allo scorso anno assistente arbitrale in Serie A e da quest'anno componente del CRA Sicilia.

Ad ascoltarlo per circa due ore, infatti, oltre al presidente Cirino Longo e ai vice presidenti Tony Taranto e Sergio Roccasalvo, c’erano tantissimi giovani associati, osservatori e l’amico Bruno Rizzo, anch’egli componente CRA, con cui lavorano fianco a fianco curando gli assistenti regionali.

Tema dominante della riunione è stata l’importanza della collaborazione che ci deve essere tra Arbitro, A.A. e (per quanto riguarda la serie A) quarto uomo e arbitri addizionali che, nella velocità di gioco del calcio moderno, è fondamentale per poter giungere a decisioni corrette.

Nella prima parte della riunione Michele Giordano si è rivolto in particolar modo agli A.A., ribadendo che il ruolo dell’Assistente va oltre la mera segnalazione del fuorigioco e che, con tempestività ma soprattutto risolutezza, è possibile aiutare l’arbitro nelle azioni di gioco in cui la sua visuale può risultare non ottimale o comunque poco chiara (a differenza del passato in cui la collaborazione tra Arbitro e A.A. veniva considerata come “qualcosa di negativo”).

Tre infatti sono le possibili risposte che un A.A. deve dare nelle fasi di gioco in cui si richiede il suo supporto: “Si, No, Non ho visto”.  Mai – ha proseguito Giordano – un assistente deve scavalcare le decisioni di un arbitro e, qualora la situazione di gioco lo richiedesse, deve farsi trovare sempre pronto e non dare risposte vaghe o che in qualche modo possano creare ulteriore confusione e incertezza all’arbitro.

«Il compito dell’assistente ha spiegato – è di aiutare l’arbitro quando serve e in particolare nella sua area di credibilità; la sua segnalazione deve essere completa e precisa sia dal punto di vista tecnico che disciplinare. L’intervento dell’assistente deve essere fatto in maniera da non risultare “ingerente”, evitando così di entrare “a gamba tesa”; tutto questo per non far perdere di credibilità l’arbitro a cui comunque rimane la possibilità di prendere  l’ultima decisione».

Nella parte centrale della riunione, Giordano ha posto all’attenzione degli associati 5 episodi (che lo hanno visto coinvolto in prima persona), in cui tramite dei videoclip venivano illustrati delle azioni di gioco con al centro la collaborazione Arbitro/Assistente; tra questi episodi si evinceva come il gioco di squadra della sestina arbitrale, oltre all’ausilio della tecnologia (auricolari e  bandierina elettronica), portavano quasi sempre a delle decisioni corrette o comunque accettate da giocatori e pubblico.

Nella parte finale della riunione si è discusso delle varie casistiche di gioco, dell’importanza del briefing pre-gara (soprattutto in ambito regionale) e in particolare del posizionamento che deve avere un assistente per poter avere una migliore visuale su episodi “dubbi” quali ad esempio gol/no gol e fuorigioco.

La riunione si è conclusa con la consegna di un piccolo omaggio a Michele Giordano (da qualche settimana insignito del titolo di “Arbitro Benemerito”) da parte del Presidente Cirino Longo, a nome degli associati della sezione di Catania, dalle foto di rito e da una piacevole cena con tutti gli assistenti regionali e i componenti del Consiglio Direttivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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