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Rodomonti: l'arbitraggio scuola di vita

 di Salvo Contrafatto

 

La sezione di Catania ha avuto il piacere di ospitare, come relatore di una interessante riunione tecnica, il componente CAI ed ex arbitro internazionale Pasquale Rodomonti della sezione di Teramo. Lo scorso 24 Gennaio la platea che gremiva la sala riunioni “Pietro Giallanza” è rimasta per quasi due ore ad ascoltare, con sacrale attenzione, i racconti di vita del collega abruzzese, un  vero esempio di uomo-arbitro come l’ha definito il Presidente Cirino Longo.

 

 

 

 

 

Non ha fatto mancare la sua presenza il “vicino di casa” Massimiliano Velotto, associato della sezione di Acireale, anch’egli componente della Commissione CAI.

 

 

La riunione si è aperta con la celebrazione per la stella di Bronzo CONI appena ricevuta dall’ex Presidente Gianfranco Piloti Marino, prestigioso riconoscimento conferito per i numerosi incarichi ricoperti nella sua lunga militanza nell’AIA; Piloti ha salutato affettuosamente gli intervenuti parlando brevemente della sua lunga carriera e dedicando l’onorificenza all’amico Diego Garofalo, sempre presente nella sezione a lui intitolata.

 

 

 

La parola è poi passata a Pasquale Rodomonti che ha toccato tutti i punti fondamentali della sua carriera arbitrale, intrecciata strettamente con le proprie esperienze di vita, con un inizio simile a quello di molti altri: portato al corso arbitri da un parente, per introdurlo ad un’attività sana e pulita che potesse allontanarlo dai pericoli della strada. Passaggi rapidi, di categoria in categoria, gli hanno consentito di bruciare le tappe restando in ogni commissione il minimo indispensabile, fino ad arrivare in Serie A; nella massima categoria, ha diretto per ben quindici stagioni arrivando a toccare le 200 gare (solo una decina di associati in Italia possono vantare tali numeri) e giusto coronamento di una così brillante carriera è stata la nomina ad arbitro internazionale; ha ricordato con piacere anche la sua ultima direzione nella massima serie, proprio a Catania nel 2006. 

Terminata la carriera sul campo, inizia quella da dirigente con la nomina a Presidente del CRA Abruzzo e traspare ancora la grande passione che ha riversato in questo fondamentale ruolo per la crescita dei ragazzi, quando racconta i vari raduni organizzati dalla commissione regionale e le molte iniziative introdotte per migliorare tecnicamente arbitri, assistenti e osservatori: visibile l’emozione anche nell’illustrare alcune diapositive da lui preparate per essere discusse negli incontri di formazione. La nomina a componente della commissione CAI, guidata da Danilo Giannoccaro, è nel segno della continuità con questa esperienza: la CAI è un  passo fondamentale per gli arbitri che dirigono gare di categorie regionali (Eccellenza e Promozione) in altre regioni, per allineare il proprio modo di arbitrare a quello che viene richiesto per le categorie nazionali.

Molto toccante il momento finale, in cui Rodomonti ha illustrato la sua attività di volontariato: la costruzione di un refettorio-ambulatorio in Africa. Un video, girato e montato proprio durante una delle sue periodiche visite al centro, ha commosso l’uditorio che ha accompagnato con un lungo e sentito applauso i momenti finali della proiezione.

La consegna di un piccolo omaggio ha preceduto il momento dedicato alle foto ricordo, con l’illustre ospite che ha lasciato ai partecipanti un segno difficilmente cancellabile di come l’AIA rappresenti una scuola di vita per tutti gli associati.

 

 

 

 

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