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Raduno intersezionale
Catania-Siracusa 

 di Daniele Calvagno

Il 31 Gennaio undici fischietti della sezione di Catania sono partiti, accompagnati dal Presidente Cirino Longo e dai Vice-presidenti Sergio Roccasalvo e Tony Taranto, alla volta di Siracusa per il raduno di metà campionato intersezionale. Arrivati nella città aretusea, gli arbitri si sono immediatamente diretti al campo sportivo di atletica “Pippo Di Natale” dove, ad attenderli, vi erano il Presidente della sezione locale, Salvo Occhipinti, e i relativi arbitri. Nonostante il maltempo, i giovani direttori di gara non si sono lasciati intimorire e, indossati pantaloncini e scarpette, si sono cimentati nei consueti test atletici in cui si sono ben distinti e hanno mostrato, sotto gli occhi vigili dei presidenti di ambo le sezioni, di possedere un’ottima preparazione.

In hotel, dopo un breve ma meritato riposo, i presidenti Longo e Occhipinti hanno dato il via ai lavori in aula e i partecipanti si sono cimentati nei quiz interattivi, preparati per l’occasione dalla sezione di Siracusa. Durante questa fase, tutti hanno dimostrato una concentrazione molto alta e massimo impegno per dare dimostrazione della conoscenza del regolamento. Successivamente, sono state visionate e analizzate alcune situazioni di gioco, selezionate con cura dall’Organo Tecnico siracusano: i fischietti di entrambe le sezioni hanno potuto esprimere, quindi, le loro opinioni e i dubbi posti hanno trovato pronta risposta.

Nel corso della riunione, spazio anche ad un’interessante iniziativa del presidente Occhipinti che ha voluto sottoporre gli arbitri ad un “test” ormai ben conosciuto dagli appartenenti alla sezione di Siracusa: a tutti sono stati distribuiti cartellini rossi e gialli e, dopo aver mostrato un’azione di gioco, gli arbitri hanno proceduto ad esibire il provvedimento disciplinare più corretto. L’esperienza dei due presidenti ha fatto sì che la “lezione” fosse impeccabile, con l’obiettivo di trasferire tutta la loro conoscenza acquisita in anni e anni di appartenenza all’associazione.

Proprio su questo punto il presidente Cirino Longo si è più volte soffermato, sollecitando gli arbitri a “mischiarsi” tra di loro, a condividere le loro esperienze personali e a conoscersi come arbitri ma, prima di tutto, come uomini. Vi è stato anche l’intervento di colleghi importanti, come Bruno Rizzo, organo tecnico regionale, che ha voluto spendere qualche parola sull’importanza della preparazione atletica, punto di partenza fisso per aspirare alle categorie superiori.

Terminata la riunione tecnica e durante la cena, gli arbitri non hanno perso l’occasione di confrontarsi tra loro e condividere le varie esperienze vissute sui campi di gioco e nella vita. I colleghi aretusei hanno voluto far visitare, agli ospiti catanesi, la città di Siracusa e, in particolare, l’isola di Ortigia: momento di aggregazione, in cui i giovani arbitri hanno dimostrato di aver capito che il raduno vuol essere anche un modo per conoscere nuovi elementi appartententi all’A.I.A. e che bisogna intendere quest’associazione come una grande famiglia che aiuti a crescere e migliorarsi dal punto di vista arbitrale e umano.

La giornata successiva ha avuto inizio con un incontro improntato sulla regola 11 del giuoco del calcio: il fuorigioco. Preziosi i suggerimenti del Vice-presidente catanese Tony Taranto che, grazie anche alla sua esperienza di Assistente Arbitrale, ha fornito spiegazioni chiare e precise sulla. Inoltre, con l’aiuto di alcuni video scelti con molta cura, si sono potute valutare situazioni di gioco e casistiche per vedere in modo pratico come applicare il regolamento e come valutare determinate situazioni che potrebbero capitare durante una gara. Tutti gli arbitri si sono dimostrati molto attenti alle spiegazioni e non hanno mancato nel partecipare attivamente, ponendo domande o raccontando esperienze vissute in prima persona.

Dopo un brunch in hotel, i ragazzi e i presidenti si sono congedati ma per gli arbitri della sezione di Catania la giornata non era ancora del tutto conclusa.

Nel pomeriggio di Sabato, infatti, uno dei colleghi è stato impegnato a dirigere una gara di seconda categoria ad Avola: arbitri, presidente e vice-presidenti si sono così accomodati in tribuna per visionare l’incontro. In questa occasione, è stato molto importante l’aiuto del vice-presidente Sergio Roccasalvo che, prendendo spunto da quello che succedeva in campo, dispensava ottimi consigli su quel che concerne lo spostamento all’interno del terreno di gioco e il posizionamento nelle situazioni di gioco fermo.

Terminata la gara, si è ritornati a Catania, arricchiti dal punto di vista dell’esperienza arbitrale e, soprattutto, dal punto di vista umano.

La prima volta di un raduno intersezionale, insomma, è stata un successo! I ragazzi hanno dimostrato voglia e spirito di miglioramento, recependo alla perfezione i consigli e le direttive che, nell’arco dei due giorni, sono state dispensate dai colleghi più anziani.

I fischietti catanesi hanno acquisito, dunque, un bagaglio di nuove ed importanti conoscenze ed il raduno ha trasmesso loro la voglia di fare sempre di più e non cullarsi dei risultati ottenuti: grazie a questa esperienza, infatti, hanno imparato che gli ottimi risultati a cui sono pervenuti non sono che la base di partenza e che, sebbene la perfezione non esista, bisogna dare sempre il massimo e cercare di migliorare quotidianamente. Per fare ciò è utile, o addirittura indispensabile,  l’esperienza e i consigli di altri colleghi, sia appartenenti alla stessa sezione sia di altre sezioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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